TAPPETINO YOGA: guida all’ acquisto

Ogni anno, Settembre è il mese dei nuovi inizi. Siamo stati abituati a gestire la nostra vita sull’anno accademico scolastico e questo mese ci offre sempre una lavagna pulita e pronta da scrivere!

Negli ultimi tempi però, settembre si è rivelato anche il mese più incerto. Torneremo sui banchi di scuola? In ufficio? a fare sport? E soprattutto, con che modalità? Una cosa è certa, per qualunque attività dovremo attrezzarci con il nostro materiale personale.. anche per le tanto attese lezioni di Yoga!

A casa o al nostro centro Yoga preferito ci attenderanno probabilmente con il nostro tappetino personale. Premetto che un buon tappetino è come un diamante, per sempre (o quasi)! E come ogni cosa è necessario capire quale comprare in base al suo utilizzo. Il tappetino deve essere come un buon paio di scarpe: confortevole, aderente (e non scivoloso), facile da pulire, duraturo, leggero. Sarà il vostro amico silenzioso che condividerà la vostra crescita personale!

Ma quindi che tipo di tappetino acquistare?

Oggigiorno il mercato offre materiali innovativi, spessori e lunghezze diverse, colori a non finire.

La prima caratteristica da guardare è sicuramente lo spessore. Non dovrà essere troppo spesso da isolarti eccessivamente dal pavimento venendo a meno la presa dei piedi e nemmeno troppo poco da sentire dolore alle ginocchia quando sei in posizione quadrupedica. Ci sono tappetini che vanno da 1.5 mm (vedi Manduka eKO SuperLite Travel Mat) a 1 cm (spessore più comune per i supporti da pilates). Una via di mezzo penso sia sempre il giusto compromesso!

L’aderenza: un buon tappetino deve essere in grado di sostenerti senza farti scivolare! Significa che mani e piedi e in generale tutto il corpo deve avere un buon “grip” sulla superficie, ovvero una buona presa e a sua volta il tappetino al pavimento!  Se mai ti capiterà di dover aumentare il tuo sforzo muscolare per mantenere la posizione evitando di non scivolare è bene rivedere il tuo supporto in uso ed evitare così di metterti in pericolo.

Durante la pratica ti capiterà di sudare: un buon supporto non scivola nemmeno quando sei sudato! In ogni caso dovrà essere pulito o lavato spesso dato che si riempirà di microbi. Assicurati che possa essere lavato facilmente (anche in lavatrice) e che sia fatto di un materiale non deperibile a frequenti lavaggi.

Costo e durabilità sono altri due aspetti da considerare.

Se trattato con cura un buon tappetino durerà molti anni. Da evitare l’uso inappropriato in luoghi all’aperto e prolungate esposizioni al sole. Anche i lavaggi sono da considerare come parte “usurante” è bene quindi consultare le indicazioni di manutenzione che variano da prodotto a prodotto.

Il prezzo può variare da 10 fino a 100 euro, con un ampio margine. Come per tantissime altre cose il prezzo è direttamente proporzionale alla qualità anche se personalmente ho trovato ottimi tappetini a 30 euro e tappetini mediocri a 50 euro. La maggior parte dei praticanti di yoga, inoltre, condividono la cura per se stessi attraverso la pratica con la cura dell’ambiente e scelgono tappetini realizzati in materiali ecosostenibili. Se puoi, nel tempo della vita, fatti un bel regalo! 

Anche il peso, una volta arrotolato, è importante soprattutto se viaggiate molto e volete portare con voi il vostro “compagno di crescita”!

Man mano che diventerai un assiduo praticante, sentirai la necessità di cambiare il tuo supporto soprattutto in relazione al tipo di Yoga praticato. Alcune pratiche flow, come Anukalana Yoga, preferiscono tappetini vellutati dove le asana posso susseguirsi senza troppi intoppi. Hatha Yoga e Ashtanga Yoga sono invece stili dove un tappetino con un bel grip è sicuramente apprezzato.

Un tappetino yoga rimane comunque un ottimo investimento e ti accompagnerà tra casa, viaggi e lavoro nelle lezioni in presenza, in streaming e online! Acquistare un tappetino versatile alle tue esigenze ti permetterà di praticare ovunque, ti durerà per moltissimi anni e sicuramente non te ne pentirai.

Quindi…buona scelta!

Confessione time: il mio primo tappetino yoga fu di basso costo e molto spesso. Scoprii col tempo che era più adatto a lezioni di pilates. Dopo vari usi un giorno lo lavai in lavatrice e per sbaglio si attivò successivamente il programma di asciugatura. Lo ritrovai in mille pezzi!

Capii che, alla fine, la scuola della vita è l’unica che ti presenta l’esame ogni giorno e non finisce mai!