CONSAPEVOLEZZA: la chiave della libertà

La parola consapevolezza significa cognizione, presa di coscienza ed è un derivato di consapere, composto di con e sapere. Per “sapere” non si intende un superficiale “essere informati” e neanche essere particolarmente “intellettuali”.

Questa parola denota un fenomeno estremamente intimo e di fondamentale importanza per ogni essere umano. La consapevolezza è una condizione in cui la conoscenza di qualcosa si fa interiore, profonda, perfettamente armonizzata col resto della persona, in un sé più elevato e coerente con il proprio dharma*.

*La parola Dharma significa letteralmente “proprietà intrinseca” di un oggetto o essere. Rappresenta il ‘dovere’ che ci siamo scelti per questa vita e che solo noi siamo in grado di realizzare: il nostro lavoro, la figura che rappresentiamo nei nostri affetti, come diamo vita alle nostre passioni, come ci rapportiamo al mondo e scambiamo con esso.

La domanda sorgerà spontanea. Perchè sono qui?  Come faccio a scoprire il mio dovere, la mia missione?

CONOSCERE SE STESSI è la chiave di tutto. Conoscere se stessi è la chiave per essere veramente liberi. Saper identificare i propri punti di forza e debolezza, il proprio modo di reagire di fronte alle situazioni, le proprie preferenze (es. in quali situazioni sto bene e in quali non mi sento a mio agio?), i bisogni, i desideri e le emozioni.
È quel tipo di sapere identitario, davvero capace di elevare una persona al di sopra dell’ignoranza che dà forma all’etica, alla stile di vita, alla disciplina rendendole autentiche.
La consapevolezza non si può insegnare, non è un dato o una nozione: è la costruzione originale del proprio modo di rapportarsi col mondo.

La consapevolezza di se stessi, nasce dall’ osservazione; un’ osservazione senza giudizio.  Allenarsi ad osservare è il primo atto: ascoltare ed ascoltarsi in un momento in cui l’intensità delle emozioni è bassa (tranquillità, calma) e anche i livelli di cortisolo (ormone dello stress).

La meditazione è l’allenamento che ci viene richiesto se vogliamo conoscerci. Essa è una pratica molto antica e usata per scopi diversi: rilassare il corpo, calmare le emozioni, acquietare la mente, aprirsi ad altre dimensioni, accedere ad una comprensione superiore di sé e dell’universo. Essenzialmente, la meditazione è concentrazione pura e perfetta su un unico punto: un oggetto, un simbolo, un’idea, una qualità, un suono. Il respiro.

Secondo Osho: “quando non fai assolutamente nulla – di fisico, di mentale, o a qualsiasi altro livello – quando ogni attività sia arrestata e tu esisti semplicemente, sei e basta, quella è meditazione. Se anche per un solo istante non fai nulla, e ti trovi nel tuo centro, assolutamente rilassato, sei in meditazione”.

Esistono innumerevoli tecniche di meditazione che, se praticate con regolarità, portano profondi e durevoli cambiamenti all’essere umano. La meditazione quotidiana mantiene la mente pulita, libera da attaccamento e negatività, capace di concentrarsi più facilmente
Ci consente di accedere alla nostra natura multidimensionale: non sono più solo i 5 sensi a farci rapportare col mondo, ma qualcosa di più autentico,  che attira le stesse frequenze che noi emettiamo, dandoci la possibilità di creare la realtà così come la desideriamo.
La meditazione è essenziale per accedere alla saggezza suprema ed alla vera conoscenza che sono insite in ognuno di noi.

La nostra visione diventa chiara solo quando guardiamo dentro il nostro cuore.
Chi guarda fuori, sogna. Chi guarda dentro, si sveglia

Carl Gustav Jung